tendinite

I tendini sono robuste strutture costituite da tessuto fibroso che fanno da “giunzione” tra i muscoli e le ossa trasformando così la forza della contrazione muscolo – tendinea in movimento. Vedi ad esempio la contrazione del quadricipite femorale che attraverso il tendine rotuleo fa estendere la gamba sulla coscia.

Quando i tendini si infiammano, si parla di tendinite, infatti “ite” è un suffisso che significa “infiammazione”. È un tipo di tendinopatia, però, da non confondere con la tendinosi cioè una degenerazione del tendine.

Se trascurata una tendinite può portare a lesioni che solitamente si verificano nel punto di collegamento tra il tendine con il tessuto osseo e per questo motivo si parla spesso di “patologia inserzionale”, comunemente causata dalla ripetizione di gesti che alterano il tendine stesso.

Anche perché solo raramente un tendine sano può subire una rottura acuta da sovraccarico.

I tendini più sottoposti a infiammazione sono quelli delle ginocchia, dei piedi, dei gomiti e della spalla.

La tendinopatia insorge solitamente in seguito a:

  • sovraccarico funzionale specialmente nei gesti sportivi
  • calzature non adeguate
  • corsa su terreni sconnessi, duri, scivolosi o troppo soffici come la sabbia, questo specialmente se la persona parte da una condizione di scarso allenamento
  • iniezioni locali di corticosteroidi
  • mancanza di riscaldamento delle articolazione e dei muscoli
  • ripresa precoce degli allenamenti dopo un infortunio
  • disfunzioni posturali.

In base alla storia clinica ed ai sintomi descritti, il medico può sospettare la diagnosi di tendinite.

La visita può fornire altre indicazioni al medico che potrà richiedere l’esecuzione di un’ecografia ed eventualmente di una radiografia. Quest’ultima non permette di vedere i tendini, tuttavia può essere opportuno eseguirla per escludere alcune condizioni associate alla tendinite come ad esempio speroni ossei.

Più raramente è necessario ricorrere alla risonanza magnetica nucleare; questo esame permette prevalentemente di individuare la presenza di lesioni tendinee. Il trattamento delle lesioni tendinee è in gran parte conservativo. In acuto l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei e terapie fisiche come onde d’urto e diatermia combinati con il riposo sono di solito una buona terapia per alleviare la sintomatologia dolorosa.

Il ghiaccio generalmente è efficace ad alleviare il dolore, limitando un gonfiore eccessivo.

Rimane comunque fondamentale capire la causa che ha generato l’infiammazione per questo è fondamentale eseguire un’attenta analisi posturale e funzionale ad esempio tramite i test muscolari.

Se troviamo un muscolo accorciato ed ipertrofico questo sarà un fattore di rischio di lesione, per questo motivo è bene terminare ogni attività sportiva con qualche esercizio di stretching. Inoltre fondamentale è eseguire un buon riscaldamento iniziale per “lubrificare” tutte le strutture sottoposte a stress.

Concludendo dobbiamo ricordare che il dolore è un campanello d’allarme, se compare è bene riposare e fare le terapie necessarie prime di sottoporsi nuovamente a stress.

(Foto credit: “Mese, Montecatini e la Valdinievole scritti da dentro”)
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About Luca Barni

Sono Fisioterapista, osteopata e laureato in scienze motorie. Svolgo la mia professione a Montecatini Terme (Pistoia), affiancando al lavoro pratico, l’insegnamento e la ricerca scientifica. Scrivimi lucabarnistudio@gmail.com